A volte faccio un gioco.

Per le vie del centro, resisto alla bellezza di Roma e tengo lo sguardo basso, sui sanpietrini. Penso che quando lo solleverò di nuovo, tu sarai di fronte a me… tra Piazza Mastai e Piazza san Cosimato come in Mentre dormi… ma anche in Piazza Farnese o in via Giulia. Chissà perchè ci penso sempre quando sono da quelle parti.

Quindi, provo a preparare un discorso,  mettere in fila parole che non suonino scontate, noiose, banali ad un’intelligenza vibrante come la tua. Ma tutto sarebbe banale. Tutto vero e pieno di emozione, ma sempre banale. Allora penso che potrei fare qualche allusione. Dirti che ho provato a mangiare un panino pomodoro e marzapane…. e che quando gioco a Monopoli per vincere mi basta piazzare alberghi su Bastioni Gran Sasso… e che se piove stai tranquillo che io non apro l’ombrello… Ma sarebbe ridicolo eh?

E quindi forse non direi niente, forse ti guarderei passare incredula. Forse anche tu mi guarderesti, un po’ sorridente, un po’ sornione. Come sei sempre.

E casomai tutto questo accadesse davvero, e nemmeno trovassi il modo per dirti la cosa più importante, sappi che ognuna di queste pagine te la vuole ripetere… grazie Max per tutto quello che sei per me.

Grazie.

morley@live.it